Madame X è il progetto di Alex De Benedetti, stilista, fotografo e musicista che pone al centro dell'universo il lato più oscuro e sensuale della femminilità e attraverso varie influenze musicali accosta ai brani del nuovo album "Dive Cattive" scenari da film horror anni '70. Alex, ci racconti come è nato il progetto Madame X?
il progetto nasce nel 2007 con il primo album "Supersexdeluxe": l'idea era quella di descrivere un certo tipo di immaginario (quello dei B-movies e dei fumetti vintage di Max Bunker, ovvero Satanik, Kriminal &co.) attraverso suoni e parole e atmosfere orchestrali contaminate da noise ed electro-punk. Con l'uscita del nuovo album "Dive Cattive" di quest'anno abbiamo cercato invece di raccontare le visioni e le emozioni di 12 film cult horror, quasi tutti italiani, usciti tra il '60 e il '70, e delle eroine interpreti, vittime/carnefici, sensuali e bellissime, fuori dal tempo.
Chi è Madame X?
L'ombra femminile racchiusa in tutti i componenti della band.
Da dove nasce la tua attenzione per il lato oscuro della figura femminile? Ti ispiri alle femme fatale di inizio novecento oltre che alle eroine nere del cinema horror?
Mi affascina di più il lato nascosto delle "femmine", quello che non si trova sui giornali patinati o in televisione: la donna ha per ragioni antropologiche un lato più malvagio, folle e bizzarro e questo stilema psicologico-estetico mi ha da sempre incuriosito. Fanno la storia, certo, Signore come Theda Bara o la Marchesa Casati, ma preferisco di più l'aspetto sixties e innovativo dei personaggi che abbiamo preso in esame con "Dive Cattive".
La rivoluzione sessuale e l'avvento del femminismo forgiano in Italia dalla metà del 1960 in poi figure femminili nuovamente belle, intoccabili, violente, perfide e che hanno il totale potere sull'uomo, rappresentando una sorta di metafora sociale dell'epoca.
Le influenze musicali di "Dive Cattive" sono davvero molto varie: da dove nascono?
Mischiando i sogni sonori di Umiliani e Morricone con i Banshees e i Dirtybombs e con le melodie alla Luigi Tenco, e soprattutto amando alla follia la musica bella.
Come nascono i brani dei Madame X e come vengono registrati?
Nascono da una scassata groovebox degli anni Novanta e poi vengono rivestiti e riarrangiati da pazzi orchestrali rubati alla scena sinfonica milanese; molte stesure sono state rivoluzionate da Gianluca Mancini, pianista della band, produttore artistico e assistente di Ludovico Einaudi.
"Dive Cattive" è un connubio tra musica e cinema, ma anche tra arti visive e musica. Si sente la presenza della tua attività di fotografo e non possono sfuggire nell'artwork gli abiti rosso sangue da te disegnati indossati dalle modelle. Come si influenzano queste tue diverse passioni?
Lo scopo è identico: è come rinventarsi delle sceneggiature nuove in cui le colonne sonore supportano i costumi e l'immagine, le parole e le storie. Tutto è molto collegato nella mia mente.
Cosa pensi del cinema horror contemporaneo rispetto a quello vintage di cui sei appassionato?
Non mi appartiene...c'è molta poca poesia. I film vintage sono pieni di inventiva e di freschezza, sin dai titoli si percepisce che l'idea è la base del progetto. Un esempio: "Una lucertola con la pelle di donna" o "La morte cammina su tacchi alti" sono perle perfette di pura creatività, fotografie ancora adesso contemporanee, pensate forse in un'epoca in cui tutto era decisamente più puro.
Ci parli della tua attività come stilista e della tua collezione di abiti Blood Rouge, dal gusto molto gothic?
Blood Rouge è una costola della mia collezione omonima di pret-à-porter femminile, è una capsule collection di abiti supersartoriali, costruiti su bustier in pizzo steccati a dodici teli, fatti a manichino e solo su ordinazione. In un momento di fortissima massificazione della moda, è il mio angolo creativo piu personale e rilessivo.