WILLIE PEYOTE@C.S. RIVOLTA
a cura di: Daria
2018-11-25

L' Ostensione della Sindrome Tour- L'ultima cena di Willie Peyote ha fatto tappa ieri sera al centro sociale Rivolta di Marghera in un locale gremito di un pubblico di tutte le età. Anche per questa ultima trance di date Willie si fa accompagnare dalla Precaria Orchestra Sabauda che impreziosisce con i fiati, brani del repertorio del rapper.

Il concerto inizia con il pezzo che ci ha fatto saltare questa estate L'effetto sbagliato e il pubblico è già carico, questa atmosfera densa di energia non scenderà mai di intensità per tutto il concerto, una delle piccole magie che crea Peyote: riesce a coinvolgere il pubblico con i suoi testi sarcastici e pungenti, durante la serata più volte ho sentito persone attorno a me espriemere il loro entusiasmo per quello che stava succendendo sul palco.

Nonostante qualche piccolo problema tecnico sui primi pezzi l'energia sprigionata è inarrestabile, non c'è nessuno all'interno del locale che stia fermo, tutti ballano, forse l'unico che per un paio di brani resta " composto " è proprio Peyote.

Si alternano senza sosta pezzi tratti dalla Sindrome di Tòret ed Educazione sabauda.

I testi di Willie sono coinvolgenti e lucidi e non scivolano mai nel banale, più volte sul palco si scherza sui riferimenti politici onnipresenti all’interno dei suoi brani, sempre e comunque assecondato da un pubblico divertito, eterogeneo e trasversale per età e stile " Salutiamo Matteo che ci sta seguendo da casa, ciao Matte" dice Peyote poco prima di far esplodere in un boato i presenti  con Io non sono un razzista ma...Le mille e più sfumature sonore alternano arrangiamenti house funk, riuscitissime code jazz e groove più serrati, particolarmente adatti alla dimensione live. C'è spazio anche per un momento di "preso malismo" come lo definisce lo stesso Peyote con brani romantici come ad esempio Willie Pooh, chicca della serata Tua madre brano che Peyote ha composto con Zibba per il progetto Kahbum. Durante uno dei suoi pezzi più apprezzati C'era una Vodka si accendo anche dei fuochi d'artificio che contribuiscono a mantenere il clima di festa che si è creato già dalla prima nota.

Ospite della serata Duch Nazari che "giocando in casa" duetta con Peyote ne Le chiavi in borsa e C'hai ragione tu.

Il concerto durato quasi due ore senza nessuna pausa scorre veloce, e la sensazione che si ha è quella di essere ad una grande festa, dove tutti possono essere chi vogliono senza Etichette (ndr),

Willie Peyote è molto bravo a scrivere, ha un flow convincente e il giusto carisma, dice cose intelligenti e con un certo piglio, risultando più che efficace e convincente, la band  che divide il palco con lui è affiatata e coinvolgente, il tour proseguirà fino al 17 gennaio concludendosi all' Alcatraz di Milano, il mio consiglio è di non perdere l'occasione di andarlo a sentire.