Prong
a cura di: Vale
pubblicato il: 2015-04-26
Songs From The Black Hole
  • Doomsday (Discharge)

  • Vision Thing (Sisters of Mercy)

  • Goofy's Concern (Butthole Surfers)

  • Kids Of the Black Hole (Adolescents)

  • Bars (Black Flag)

  • Seeing Red (Killing Joke)

  • Don't Want to Know If You Are Lonely (Husker Du)

  • Give Me the Cure (Fugazi)

  • Banned in DC (Bad Brains)

  • Cortez the Killer (Neil Young)

Di primo acchitto, non saprei cosa pensare riguardo a "Songs From The Black Hole". Quel buco nero potrebbe benissimo alludere a qualcosa di galattico, di infernale, oppure rappresentare l'altro buco nero... Quello da cui l'essere umano non sprigiona propriamente delle "canzoni".

Il nuovo lavoro dei Prong può infatti risultare tanto un epic win quanto pure un disastro, a discrezione di chi ascolta. Ma i fan di lunga data non demordono e difendono i loro paladini a spada tratta. 

"Songs From The Black Hole" è un album di covers: sicuramente commenterete "Gli servivano i soldi e hanno messo su un disco insignificante". WRONG. Siete fuori strada se la pensate così, proprio come lo ero io prima di ascoltare il materiale. Il nuovo lavoro dei Prong è decisamente ricercato e particolare poichè punto d'incontro tra canzoni di gruppi hardcore anni '80, non necessariamente mainstream in Europa all'epoca. Mr. Victor è praticamente andato a pescare artisti risalenti agli anni della sua selvaggia giovinezza, dimostrando di avere dei gusti assolutamente rispettabili e la capacità, assieme ai soci Campos e Rodriguez, di riproporre i loro pezzi in chiave moderna e graffiante. Alcuni celebri tra questi sono “Doomsday" dei Discharge - che apre la playlist in gran stile - , “Vision Thing" dei Sisters of Mercy e “Kids Of The Black Hole” degli Adolescents, che rallentata diviene una delle tracce più belle e pesanti della list. Per il resto si parla di "tentativi" di cover di Fugazi, Butthole Surfers, Husker Du, Bad Brains, Black Flag e - a gran sorpresa - Killing Joke

Ciliegina sulla torta? Una sterminata "Cortez the Killer" di Neil Young a chiusura dell'album, ovvero sei minuti di fattanza indotta.

E anche se i nostri eroi continuano incessantemente ad oscillare tra improbabili visual di copertina e logotipi divergenti, il sound unico è garantito! Consigliati anche a chi è debole d'orecchio. Perchè tutto sommato anche i lavori precedenti non ci dispiacciono \m/

 

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