CFF
a cura di: Daria
pubblicato il: 2015-11-19
CANTI NOTTURNI
  • Un paese innocente

  • Quando viene Marzo

  • Stelle nere

  • Forse ( in memoria di Livia Mezzapesa)

  • In assenza di gravità

  • Come fiori

  • Un solo minuto di vita iniziale

  • Canto notturno

  • Il mio inverno

Canti Notturni è il primo lavoro dei CFF acronimo di Concettuale Fisico Fastidio, terzetto che nasce dalle ceneri della band C.F.F. e il Nomade Venerabile che univa in un unico spettacolo rock cantautorato italiano e teatro-danza. La nuova formazione composta da Anna Maria Stasi (voce e tastiera), Anna Surico (chitarre e sequenze) e Vanni La Guardia (basso e percussioni), inizia la sua nuova avventura con una sfida lanciando una campagna di crounfoundig per la produzione e promozione del nuovo disco, in meno di 60 giorni sono stati raccolti i soldi necessari per dare vita a Canti notturni.

 

Un disco evocativo che ci immerge nelle atmosfere notturne fatte di sogni, di incontri e personaggi dimenticati, la notte è l’occasione per raccontare storie ormai perdute come quella del pugile Rukelie in Come fiori, la  Stasi disegna vocalmente chiaroscuri marcati, mentre la Surico completa con mestiere i contorni sonori delle ombre, la musica e la potenza della voce sono messe a servizio delle parole; i testi curatissimi infatti sono il centro di questo lavoro.

In alcuni tratti l'estrema ricercatezza delle parole rende troppo artificiosi i testi che uniti a degli arrangiamenti non sempre azzeccatissimi rendono poco godibili alcuni brani. Questo disco vanta numerose collaborazioni primo fra tutti Max Carola che ne ha curato la produzione artistica, a seguire Roberto Angelini, Paolo Archetti Maestri (autore del brano “Stelle nere”) e Fabio Martino (Yo Yo Mundi) ,Francesco “De Veggent” Fiorente (ex membro dei RedSka), Salvatore Piccione e Mimmo Frioli (Karma in Auge), Gualberto Giandomenico (Railway & Dogs) e Nicola Liuzzi (batterista e fondatore con Vanni La Guardia dei C.F.F. e il Nomade Venerabile).

 

Canti notturni è un disco che si può amare alla follia per la sua unicità, o relegarlo in un cassetto etichettandolo come troppo concettuale ed elaborato, a voi la scelta.